FILM BRUTTI: FAST & FURIOUS 7

Dai, chiedetemelo.
Lo so qual è la domanda che vi frulla in testa.

“Perché l’hai guardato?”

Che non è esattamente la stessa domanda che frulla a me. Io mi sto chiedendo
“Perché ho il dono della vista e lo butto via così?”

Un giorno scrissi una regola di vita:

MAI FARSI CONSIGLIARE UN FILM DA PERSONE A CASO.

Dopo la trista esperienza di ieri, mi sento in dovere di rettificare:

MAI FARSI CONSIGLIARE UN FILM.

Sì, lo so che forse sembro un tantino drastica, ma mettetevi nei miei panni!
Con la mendace promessa di una cenetta all’Old Wild West all’insegna dell’ignoranza e della difficile digestione, con tanto di pre-tappa caramelle self service e popcorn burrosi, sono stata convinta a sorbirmi sto film al cinema.
Otto euro e settanta. Ricordatevi queste due cifre, possiamo procedere.

Premetto che non ho mai visto un Fast & Furious prima di questo. Non avevo la più pallida idea di cosa mi sarei trovata davanti.
Secondo voi, come si sentirebbe un marine in Vietnam senza l’addestramento del Sergente Hartman? Un po’ fuori luogo, vero?
“Oh, ragazzi, dove sono i bagni? Non c’è la carta mi sa eh”
Ecco, stessa cosa. Non avevo idea di quello che mi aspettava.

Nell’ordine, i motivi per cui il film non funziona:

  • LE AUTO TRUZZE
  • LE LEGGI DELLA FISICA
  • “CAVATEMI GLI OCCHI”

LE AUTO TRUZZE

Lo so che l’auto è il vero simbolo di F&F, ma aspettate un attimo. Evidentemente, in un film di auto non basta ficcare dentro auto a caso, no, bisogna ficcarle TRUZZE, o il film non regge, giusto?

NO!

Non funziona così! In un film di auto devi buttarci dentro auto BELLE, che viene voglia di vedere / guidare / sognare di notte al posto della fidanzata! Non delle schifezze atroci senza senso!

In una scena, Vin Diesel – aka “Toretto”, ve prego, è un’allusione sessuale o relativa al suo ormai inesistente collo? – esclama:
“Voglio la figlia dell’amore del diavolo fra quella lussuosa macchina da corsa e quel carrarmato laggiù”
No, truzzo di merda! Non funziona così. Ora tu, pompato steroideo che non riesce a chinare il mento oltre i 2 gradi, ti siedi buono buono e mi ascolti.
Perché James Bond è figo e tu NO?
Perché guida ASTON MARTIN d’epoca, porco demonio! (e perché è interpretato da Sean Connery, o Daniel Craig, ma questo è un altro discorso). Non diventerai fico guidando truzzate!

Questo film non diventerà interessante perché verrà riempito di auto rubate dall’officina clandestina dietro il GRA, quella gestita da mio cuggino che er weekend se va a rifornì de autoradio a Rebibbia e Quartoggiaro. No. Non sarà ficcandoci dentro jeep a CASO che ci distoglierete dalla pessima trama (plot? Which plot?). L’unico film che necessitava davvero di una Jeep era “Jurassic Park 2” perché con una ML dovevano tirare su un treno da una scogliera.
Dovete fare del vostro meglio e stilare una lista di auto veramente fiche, quelle che incollano lo spettatore alla poltrona. Solo così la vittima vedrà le auto e ignorerà il resto.

Finalmente, dopo ore di agonia, a qualcuno salta in mente di ficcarci dentro una 458, due dodge e una DB9 (vero motivo per cui ho accettato di vedere questo film). Ma, giustamente, se non roviniamo quel barlume di decenza che gusto c’è?
E allora la 458 facciamola gialla, la dodge perché non dovrebbe essere in grado di volare? e la DB9… Beh, la DB9 facciamo che si schianta subito. Così non distogliamo gli spettatori dalle altre cento auto truzze e brutte che ficcheremo dentro solo perché sono costose, vedi la “LYKAN HYPERSPORT” (mai sentita nominare prima), un aborto spigoloso che serve SOLO per nasconderci un microchip.
…Ma vi rendete conto? Questo film è talmente PIENO di TROPPO che usano le auto addirittura come borsette! (oltre che come aerei e supporti per paracadutisti).
Scusatemi. Sto ancora iperventilando per la povera DB9… Ma andiamo avanti.

LE LEGGI DELLA FISICA

“Ma perché studiare fisica!? Io da grande voglio fare il regista!” pensò James Wan.
Eh ma tesoro mio, un conto è non ricordarti la formula esatta dell’entropia, un conto è non avere ben chiaro il concetto di forza di gravità.
Perché diavolo devi infrangerlo ogni cacchio di volta? Perché una macchina vola dal tetto di un edificio e si lancia contro un elicottero in volo? Perché, per raggiungere la terza torre di Abu Dhabi, pensi che sia più comodo lanciarsi nel vuoto con una Lykan e attraversare centinaia di metri senza che Newton si ricordi di scoprire perché gli cadono mele in testa?
Perché pensi che un buon modo di fermare un drone da combattimento sia quello di caderci addosso con un’ambulanza (che raggiunge comodamente i 200km/h)? Perché credi fermamente che ad una caduta da un precipizio si possa sopravvivere solo con un casco da moto? Perché…

Vabbè, basta dai. Sembra che stia infierendo. Ma allora spiegami una cosa, James: la decenza non è una legge fisica. Perché infrangi pure quella?
Perché cacchio devi far cadere delle auto con un paracadute da un aereo e farle atterrare su una cazzo di strada a due corsie?! Come puoi solo pensare che sia una buona idea?!
Perché in ogni officina che entrano c’è una postazione con 10 monitor ad altissima risoluzione? Cosa minchia ci deve vedere un meccanico? “Passami la brugola” “Ma Beppe, vieni a vedere la leggiadria della filettatura di questo bullone in HD”?
Per quale motivo un pacco bomba fa saltare in aria un isolato MA NON la dodge del truzzo di turno?
Perché se sei stufo di avere il braccio bloccato in ospedale puoi spezzare il gesso contraendo i tuoi bicipiti?

“CAVATEMI GLI OCCHI”

I personaggi, santo Signore.

La DB9 non era l’unico motivo per cui volevo vedere questo film. L’altra ragione era Jason Statham.
Dite quello che volete, ma Statham alla guida di una DB9 è qualcosa che non riesco a reggere facilmente.
Beh, è stata una vera merda. Non potete creare un personaggio sulla falsariga di James Bond, facendo finta che sia una spia inglese “che ha avuto problemi con il governo britannico” e che guida auto di classe, come le Aston Martin (ma targate “California” e con la guida a sinistra, roviniamo tutto neh). Avete rotto le scatole con la storia delle spie inglesi, davvero. Ci sta in James Bond, già sbuffavamo in Kingsmen, è qualcosa di inaccettabile in un film truzzo dove si sgasa con le auto e basta. Levate la politica, accendete i motori e non rompete le scatole.

Kurt Russel (“fuga da NY”, “Grindhouse: a prova di morte”) è un attore che non potete ficcare in un ruolo secondario e sperare che stia lì buono buono senza fare rumore. Chiaramente si vendicherà per questo, infilandosi occhiali a raggi infrarossi e sparando a due mani senza mancare un bersaglio.

Il poliziotto ancora più pompato e tatuato di Vin Diesel (il “maschio alfa” del gruppo, e vi giuro, lo dicono nel film), quello che abbatte il drone con l’ambulanza per intenderci, sì, sempre quello che fa esplodere l’ingessatura contraendo il bicipite, è in realtà un tenerone con la figlioletta (“papà deve andare al lavoro”), ed è in grado di usare un mitra contro un elicottero con una mano sola (con l’altra tiene il mitra alzato, chiaro). È anche talmente veloce che schiva ogni pallottola gli sparino – o forse è solo il nemico che ha davvero una mira di merda.

La ragazza di Toretto riacquista la memoria solo quando Toretto sta per morire (dopo manovre di pronto soccorso alquanto discutibili). Cos’è? Un horcrux? Un sigillo? È tutto il film che non ricordi nulla ed improvvisamente, sbam, lui ci sta per lasciare e tu hai un bel flashback col filtro seppia di lui che ti limona duro a Santo Domingo?
E dire che la sua capacità recitativa la faceva sembrare così credibile. Una perenne faccia incazzosa e da finta concentrata su un punto lontano… Sembrava una fashion blogger.

L’hacker. Che in realtà è un “bocconcino con un corpo da urlo” (citazione dal film, non sto inventando nulla). Sembrerebbe l’unica sana di mente in quel film, che manda a cagare tutti chiedendosi perché è finita in mezzo a quel mucchio di imbecilli, ma perde ogni credibilità quando si lancia in una triste analisi stereotipata del gruppo di racers. Cosa sei? Una nerd antropologa? Beh, stai unendo due universi che fra loro non c’entrano nulla, lasciatelo dire. Era più realistica la scena dell’ambulanza.

La moglie di Paul Walker. Prendete una tipa, fatela corrucciare, fatela sorridere e fatele scuotere la testa. Basta così.

Paul Walker. Dulcis in fundo.
Paul Walker è morto. Perché fargli fare un film?
Rettifico.
Perché fargli fare un film di merda?
Rettifico.
Perché fargli fare un film di merda, utilizzando altri attori ed ologrammi (OLOGRAMMI, sembrava la sigla di Settimo Cielo)?
Perché fargli fare un film di merda, con altri attori e ologrammi, e per giustificare la sua assenza in F&F8 (grazie a Dio) far finta che si ritirerà a vita familiare, con una strappalacrime ultima gara con Vin Diesel dove prendono strade diverse (capita la metafora, eh)?
Non poteva tipo morire nel film? Sarebbe stato meno…
VILIPENDIOSO?

Non ho più voglia di andare avanti, non ho più voglia di vivere. Non ho intenzione di spendere alcuna parola sulla trama, sul finale, sull’inizio, sulle ambientazioni, su niente. Ho male all’anima.

Ah. L’unico motivo per cui non ho mandato a fanculo chi me l’ha consigliato è che, una volta usciti dal cinema, mentre stavo cercando di smaltire l’amianto che si depositava sui miei nervi, abbiamo visto questo…

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[to be continued]

3 pensieri su “FILM BRUTTI: FAST & FURIOUS 7

      • Ieri ho visto il trailer, perchè lo hanno infilato a tradimento in mezzo a Striscia la Notizia. Dopo aver visto i cinque o sei brontosauri morti ammazzati, seguiti dal guardiacaccia ebete che dice “Prova piacere ad ucccccidere!” posso sinceramente dire senza timore di smentita che è una boiata pazzesca.

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